Il segno mediante il quale un’impresa si distingue nel mercato economico dalle altre, è denominato “marchio”; esso, altro non è, che la rappresentazione percettibile sensorialmente che distingue i prodotti ed/od i servizi dell’impresa cui si riferisce.
Categoria: LEGAL
MINDFULNESS, MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA
Spesso durante le giornate capita di imbattersi in pensieri negativi capaci di offuscarci rendendo “vincente” lo stress e la mente torbida portatrice di sofferenza.
Per attenuare questi meccanismi è necessario diventare consapevoli di se stessi e del presente in cui ci troviamo, cercando di non far prevalere critiche e giudizi verso sé e verso la realtà, bensì avendo controllo di tutti quei pensieri e quelle emozioni che possono divorarci. Leggi tutto “MINDFULNESS, MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA”
BREVI CENNI SULLA LEGGE APPLICABILE AL CONTRATTO INTERNAZIONALE
La valutazione della legge da applicare al contratto è l’essenza nella redazione di un contratto internazionale. Invero, in essa si sostanzierà l’obbligazione nascente ed anche in caso di inadempienza l’interpretazione di esso da parte dell’organo giudicante sia esso imposto da pubblica giurisdizione o a libera scelta “ giudice od arbitro”. Leggi tutto “BREVI CENNI SULLA LEGGE APPLICABILE AL CONTRATTO INTERNAZIONALE”
L’AVVOCATURA NON PUO’ AVERE CONFINI
L’avvocatura non raggiunge più le vette del cinema americano degli anni quaranta, la sua eloquenza non genera più il dubbio dove parrebbe chiaro il bene ed il male arroccando quasi a mossa di scacchi la sua autorevolezza e quindi a viva voce i suoi vertici gridano che non è più bastevole la maieutica quale attrezzo essenziale di ogni avvocato nel contribuire assieme al giudice all’esercizio della giustizia, nella sua rara occasione che è il processo. Leggi tutto “L’AVVOCATURA NON PUO’ AVERE CONFINI”
I PRINCIPI APPLICABILI ALLE PROCEDURE PER L’AFFIDAMENTO E L’ESECUZIONE DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE, SOTTO SOGLIA COMUNITARIA
Come si evince dall’art. 1, co. 1 bis della l. 241/90 le pubbliche amministrazioni sono dotate di capacità negoziale e possono avvalersi di moduli privatistici per la realizzazione dei propri fini istituzionali.
Proprio la cura dell’interesse pubblico cui è deputata la P.A. comporta la peculiarità della sottoposizione della sua attività negoziale a norme di diritto pubblico, quantomeno relativamente all’iter di formazione della sua volontà contrattuale. Questa fase, infatti, che inizia con la determina a contrarre e si conclude con l’aggiudicazione, ha natura pubblicistica; la stipula del contratto segna invece l’inizio della seconda fase cosiddetta negoziale, caratterizzata dalla posizione paritetica della PA rispetto al contraente privato e alla sottoposizione alle norme di diritto comune.
MUSICA E DIRITTO
L’interpretazione della legge è paragonabile a quella di uno spartito musicale. Il testo deve acquisire nuova vita, in quanto la partitura musicale e/o il testo normativo possono presentare aspetti di ambiguità e vaghezza. Ovviamente, occorre tener conto delle differenze, in quanto il linguaggio giuridico si rivolge a tutti e quello musicale solo a chi è in grado di decifrarlo. Il musicista crea il suono; il giurista è maggiormente vincolato, forse, in quanto tramite fra testo normativo e consociati.
GLI ATTI LEGISLATIVI EUROPEI E I RAPPORTI TRA IL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA E IL DIRITTO NAZIONALE
Gli atti legislativi europei e i rapporti tra il diritto dell’Unione europea e il diritto nazionale
Tra le fonti promananti dal diritto europeo si distinguono le fonti di diritto originario e le fonti di diritto derivato. Le prime consistono nei Trattati istitutivi delle Comunità europee e nei successivi Trattativi modificativi, oggi sostituiti con il Trattato sull’Unione europea (TUE) e il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Leggi tutto “GLI ATTI LEGISLATIVI EUROPEI E I RAPPORTI TRA IL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA E IL DIRITTO NAZIONALE”
GIUSTIZIA PREDITTIVA E LIBERO CONVINCIMENTO DEL GIUDICE
Stiamo assistendo in modo deciso all’emersione della realtà della giustizia predittiva, in cui si supporta la decisione giudiziaria su base algoritmica, su base statistica o con criteri diversi. Non mancano elementi di attrito, in quanto è nota l’eterogeneità delle decisioni dei Magistrati, l’ipertrofia delle leggi italiane, non sempre costruite con qualità, nonché le difficoltà a percepire gli schemi di ragionamento di un algoritmo. Leggi tutto “GIUSTIZIA PREDITTIVA E LIBERO CONVINCIMENTO DEL GIUDICE”
LE INDAGINI DIFENSIVE IN SEDE DI GIUDIZIO ABBREVIATO ALLA LUCE DELLA RIFORMA ORLANDO
Introducendo la legge n. 103 del 23 Giugno 2017, recante “ Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario”, nota come “riforma Orlando”, il legislatore ha riservato protezione a che non si verifichi un uso distorto del poter depositare “all’ultimo” i risultati delle investigazioni , limitando nel tempo il deposito di questi ultimi, sicché garantire più ampi spazi di indagine al pubblico ministero, al fine di operare un riequilibrio del “gioco” tra le parti. Leggi tutto “LE INDAGINI DIFENSIVE IN SEDE DI GIUDIZIO ABBREVIATO ALLA LUCE DELLA RIFORMA ORLANDO”
BREVI NOTE SUI POTERI ISTRUTTORI ATTRIBUITI ALL’AVVOCATO
L’intento della Riforma del Ministro Bonafede è di valorizzare la negoziazione assistita, abolendo la mediazione per le materie in cui la medesima si è rivelata di scarsa utilità (si pensi che già la procedura de qua è stata soppressa per gli incidenti stradali, con il D.L 69-2013) e conservandola per le tipologie di controversie, in cui la medesima si è rivelata utile, come nell’ipotesi di diritti reali. Si caldeggia nella Riforma una sostituzione del ricorso all’atto di citazione e ci si esprime nel senso dell’introduzione del ruolo dell’avvocato nella Costituzione. Questo è un non–sense, in quanto la costituzionalizzazione del diritto di difesa scolpita nell’art. 24 Cost. e immanente in tutta la Carta costituzionale, ellitticamente attribuisce all’avvocato un ruolo di rango costituzionale, così come un’esegesi adeguata dell’art. 111 Cost. sul “giusto processo” conferma questa conclusione esegetica.
La negoziazione assistita viene estesa, sia pure non con la funzione di condizione di procedibilità, alle cause di lavoro e viene rafforzata riguardo alla rilevanza e al peso dell’attività istruttoria da compiere, con una valorizzazione del ruolo dell’avvocato. L’intento precipuo è di dare a questa ADR una collocazione di maggiore rilievo nel sistema
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